Dopocena succede che cinque minuti di telegiornale siano
sufficienti a rovinarsi la digestione e così a casa nostra parte lo zapping
furioso.
Durante il periodo estivo i
palinsesti pullulano di repliche ed è oggettivamente difficile trovare qualcosa
che non si è già visto.
Restano i quiz
cretini, i video musicali, le televendite e lui, il famigerato Techetechetè su
RAI 1.
L’anno scorso si chiamava DADADA ma il prodotto è simile:
vecchi spezzoni di programmi di varietà riesumati dalle mitiche Teche della
Rai.
Per gente come me e mio marito questi programmi sono veramente
deleteri.
Cerchiamo di cambiare canale
subito ma veniamo attirati come dalla carta moschicida ed iniziamo a rievocare,
a canticchiare, a fare la conta di quanti di quelli che vediamo sono morti, di
quanti anni avevamo quando andava in onda quella sigla, cosa stavamo facendo in
quel momento e avanti….
Passiamo dal sollievo nel constatare che certe trasmissioni
sono degli anni ’50 e quindi matematicamente non possiamo averle viste, alla
desolazione nel vedere quanto giovani
erano i nostri coetanei famosi negli anni ’80, ora ridotti a vecchietti
imbolsiti.
Ci ritroviamo increduli di fronte alle date spietatamente
scritte nero su bianco che ci indicano che sono passati 25, 30 e anche 40 anni
da quelle trasmissioni che si guardavano seduti con i genitori sul divano di
case che non abitiamo più da una vita.
Ci sembra che ogni cosa sia stata migliore allora.
Com’erano garbati i comici, com’erano
eleganti le signore, come bastava poco per divertirsi, che belle pettinature,
che bel trucco, quella sì che era una moda che valorizzava la donna, quelle sì
che sono melodie eterne.
“Ma che fine ha fatto questo?”, “Ma quello lì è morto?”, “Ma
come si chiama quell’altro?”…. anche se non volevamo vedere i quiz alla fine
bisogna fare uno sforzo di memoria notevole e cercare di rispondere alle
domande che si accavallano ad ogni scena.
Non ci voglio più cascare: stasera piuttosto guardo Gordon
Ramsay che inveisce sull’ennesimo ristorante da incubo.
Almeno lui quando io ero piccola non cucinava ancora!
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Ti consiglio allora Andrew Zimmern che mangia l'ennesimo scarafaggio!
RispondiEliminaVisto che la TV è ormai un'accozzzaglia di schifezze, io ti consiglio, invece, un cagnolino/a con cui dividere le tue serate a zonzo per la città. Riscopri cose interssanti ed amici che non vedevi da tempo.
RispondiEliminaAttenta, però, a non cadere nel classico "ma hai visto come è invecchiato?" .....
Bellissimo questo post!!