Sono quelle che si potrebbero apprendere al prossimo
Festival delle Scienze che si svolgerà a Roma dal 17 al 20 gennaio.
Sì, perché in questa società che misura e studia e disserta
su ogni cosa, anche la felicità, la sua conquista, le sue regole e la sua
durata, possono essere oggetto di analisi e formule risolutive.
Almeno così pare.
Molti studiosi ed esperti (persone felici?), partendo dalla
Sora Cesira fino ad arrivare ai più grandi luminari nel campo della filosofia,
antropologia e perfino economia ci diranno come fare ad essere felici o almeno
a capire perché non possiamo esserlo.
Già consci del fatto che sarà difficile trovare una risposta
esauriente, chiedono anche il contributo dei comuni mortali, che possono
inviare la loro ricetta per la felicità, però in un massimo di 300 battute (il
primo indizio per raggiungerla potrebbe essere: capacità di sintesi?).
E’ un progetto ambizioso, senza dubbio.
Anche perché, molto banalmente, ognuno di noi
può essere felice in modo diverso.
Quello che piace a Tizio è fonte di orrore per Caio e così
via.
Ho letto le banalità più ovvie, tipo che una società felice
fa funzionare anche l’economia o che la salute è strettamente legata all’essere
felici.
Ma dai? Basta che il risultato di tutte le giornate di
studio non sia che “i soldi non danno la felicità”, perché lo sappiamo tutti.
Che ci spieghino perché anche la loro mancanza non ci rende
felici, allora.
Seguirò attentamente lo svolgimento dei lavori dato che sono
molto interessata all’argomento.
Quello che so è che, ammesso che una persona raggiunga la
sua felicità, per mantenerla o viverla comunque fino in fondo, dovrebbe essere
isolato da tutto il contesto, egoista ed avulso dalla realtà circostante.
Impossibile essere felici e leggere le notizie o guardare la
televisione.
Ma anche girare per strada ed incontrare altre persone, avere una
famiglia, parenti e amici a cui si tiene particolarmente.
E’ l’empatia che ci frega.
Io credo alla felicità di qualche momento, quanto la gioia
ti ottenebra e per un attimo dimentichi tutto il resto.
Ambisco più modestamente alla serenità ed alla contentezza.
Già queste vanno mostrate con pudore…
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