giovedì 22 marzo 2012

Sputare nel piatto dove si mangia


Lo so, ci sono molte notizie più importanti e soprattutto drammatiche, ma lasciatemi commentare questa:
Richard Gere rinnega Pretty Woman ed il suo protagonista.

Già mi fa tristezza vederlo oggi, incanutito e molliccio ai bordi, ma sentirlo anche fare dichiarazioni da buddista impegnato è veramente troppo.

Sei un attore, non un santone.
Che noia questi personaggi dello spettacolo che non riescono a separare il loro mestiere dal loro eventuale impegno sociale.

Pensano che siamo idioti? Che se interpretano un uomo senza scrupoli o un serial killer li condanneremo come persone? Sappiamo distinguere, credo.

Ha avuto la fortuna di incappare in questo piccolo gioiellino della commedia mentre era ormai finito come sex symbol. Ha guadagnato milioni di dollari e rilanciato la sua carriera.

Adesso viene a dire che il messaggio era sbagliato e che non ne vuole più parlare.

Ma pensa te: io che ero convinta che fosse così che funziona.

Che l'uomo d'affari freddo e calcolatore si innamora sempre della prostituta innocente, che entrambi cambiano in meglio e vivono a lungo felici e contenti.

Ci voleva lui che si pente per aprirmi gli occhi.
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3 commenti:

  1. Secondo me la troppa notorietà fa perdere contatto con la realtà... oppure ormai non lo cerca più nessuno e dice queste boiate per attirare l'attenzione...
    lasciatemi la mia Pretty Woman!

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  2. Infatti ci sono dei serial killer meravigliosi e alquanto succulenti come Michael C. Hall alias Dexter Morgan !! Piu' giovani, piu' belli, piu' freschi.... Richard ormai ha fatto il suo tempo, le un veciaso ormai....ahahahahahah :-)

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