Il primo dicembre si da il via ufficiale alla decorazione natalizia della casa.
Infatti stamattina guardando la data ho subito tolto il cellophane dal calendario dell’Avvento di Lidl e aperto i primo sportellino.
Questo calendario da meno di un euro non può mancare, nemmeno adesso che mia figlia è grande.
Ha il suo posto stabilito sulla porta del ripostiglio, sotto una ghirlanda con l’orsetto bianco, le pigne e le mele.
Ha il suo posto stabilito sulla porta del ripostiglio, sotto una ghirlanda con l’orsetto bianco, le pigne e le mele.
Non so se succede anche a casa vostra, ma da me tutti gli addobbi hanno posti fissi ed esistono rituali codificati per la loro sistemazione.
L’albero lo deve montare e decorare mia figlia, io preparo il terreno per il Presepe e il posizionamento luci per tutti e due.
Ma il lavoro maggiore, il lavoro sporco, devo farlo io.
Numerosi viaggi tra garage, cantina e casa, su e giù per la scaletta ad attaccare ghirlande, dentro e fuori dal giardino, imbacuccata a decorare l’albero a palla che c’è vicino al cancelletto…
Però se manca qualcosa ecco che senti: “ma qui non mettevi sempre le decalcomanie dorate?”, “ma dove sono i tappi di sughero con le sferette innevate?”, “perché il cuscino della poltrona non ha la fodera con Babbo Natale?” e così via.
I mobili e le piante vanno spostati in un certo modo, per far posto all’albero e certi soprammobili spariscono nella credenza per essere sostituiti da quelli “ad hoc”.
Molte decorazioni hanno una storia, che ogni anno viene ricordata mentre si tirano fuori dallo scatolone.
Ci sono le palle di Natale fatte all’asilo e alle elementari, ci sono le cose acquistate insieme nel corso degli anni e quelle portate in dote.
Per esempio mio marito ha portato il Presepe, perché in fase di separazione perfino gli addobbi sono stati oggetto di divisione ufficiale.
L’albero l’avevo io, ma era un alberello da single, piccoletto.
Adesso ne abbiamo uno “famigliare” ed il mio è stato convertito in decorazione appesa all’ingresso della scala: un’invenzione della quale sono molto orgogliosa…
Sull’albero ogni anno si aggiunge qualcosa, perché è tradizione ed anche perché qualche pezzo fatalmente si rovina, ma alcune cose sono imprescindibili: il cuore di Thun appena sotto il puntale e vicino la coppia di orsetti che ci ha regalato tanti anni fa la mia amica Elena.
Secondo lei eravamo noi, con il nostro carattere e la nostra scelta di vita ritirata.
E siamo ancora lì, un po’ meno ritirati e un po’ più spelacchiati, ma vicini, sempre.
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Che bello, che bello che bello... anche io sonon così!!!
RispondiEliminaTradizioni, addobbi vecchi, qualcuno si aggiunge, i decori che sanno già da soli dove mettersi... Certo, ogni tanto qualcosa lo modifico ma le cose principali hanno già il loro posto!
Amo questi rituali del Natale perchè credo siano un momento importante di aggregazione della famiglia!
Mi è piaciuto molto questo post, ha dentro il calore del Natale... eh sì anche a casa mia gli addobbi hanno posti fissi e ogni anno si aggiunge qualcosa... un'unica regola: tutto dev'essere pronto per S. Nicola!
RispondiEliminaChissà le casalinghe come voi quanto attendono ansiose questo momento per darsi da fare, in qualcosa di estremamente gratificante !! Vi suggerisco di fare le volontarie anche per addobbare le case altrui, visto che il tempo lo avete.
RispondiEliminaoddio che commozione....(in sti giorni ho la lacrima facile..)
RispondiEliminaciao orsetti!!
La Zorza