giovedì 21 febbraio 2013

Un'ipotesi di vacanza



A gentile richiesta di Claudia, travel blogger di La Bussola e il Diario, partecipo alla sua iniziativa che vuole farci raccontare un viaggio che ci piacerebbe fare, come una specie di gioco tipo “nomi, paesi, città, fiori e colori…”.

E allora, visto che sognare non costa nulla, ecco la descrizione di una vacanza che mi frulla in testa da anni.

Due parole: Navigazione Fluviale.

Esistono delle agenzie specializzate che noleggiano barche dai 2 ai 12 posti, da guidare senza patente lungo canali, fiumi e laghi europei, dall’Irlanda alla Germania, dall’Olanda alla Repubblica Ceca.

La zona che vorrei esplorare è in Francia, dove peraltro esiste una rete di canali vastissima, ed è lungo il Canal du Midi, che dal fiume Garonna arriva al Mediterraneo.

E’ stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e tocca località storiche e naturalistiche favolose.

Le cose da non perdere sono queste:

La città fortificata di Carcassonne
Castelnaudary e il suo rinomato « cassoulet »
La città romana di Narbonne ed il suo ponte dei mercanti
La sequenza delle chiuse di Fonsérannes (Béziers)
Le spiagge dell’Etang de Thau, di Narbonne e di Port la Nouvelle
I ristoranti con specialità di frutti di mare
I deliziosi vini del Languedoc e del Minervois
I campi di lavanda e crochi dai quali si ricava lo zafferano.

Si tratterebbe di percorrere in una settimana circa 160 chilometri passando una sessantina di chiuse.

Queste barche sono attrezzate come un camper, con una o più cabine, bagnetto, cucina, “terrazza” esterna ed hanno la possibilità di caricare anche le biciclette (pure a noleggio).

Istruzioni per la guida e regole di navigazione e gestione delle chiuse vengono fornite in anticipo ed anche in loco prima della partenza.

Già in fase di prenotazione ci si potrebbe accordare per avere la cambusa fornita degli alimenti che desideriamo.

In pratica si tratterebbe di arrivare al porto di imbarco e andare, bordesando bordesando, nella campagna francese, fermandosi a visitare i vari paesi che si incontrano, a piedi o in bicicletta.

Ho letto resoconti entusiastici di questo tipo di vacanze e già mi vedo sulla tolda dell’imbarcazione con tanto di binocolo ad esplorare il paesaggio circostante…

Ma… ci sono molti ma.  

Intanto il costo che non è proprio economico. 
Per una settimana si va da 1500 euro a 6000, escluso carburante, noleggio bici e cambusa.

Senza contare il  viaggio fino al porto di imbarco, vitto, costi di attracco, varie ed eventuali. 
Insomma un po’ caretto.

E poi c’è la grande incognita: mio marito.

Spirito di adattamento: non pervenuto.   
Vivere in uno spazio ristretto, usare un water chimico, dover rispettare regole e orari per navigare e passare le chiuse…

E se piovesse, come fa sempre quando andiamo in Francia, per tutta la settimana?

Già mi pare di sentirlo: “lavoro come uno schiavo tutto l’anno: dove cazzo mi hai portato?”….
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6 commenti:

  1. bellissimo post, Annalisa! La vacanza fluviale l'ho scoperta in Irlanda (dove è meno costosa...!)
    Credo proprio che a breve (domani? dopodomani, chissà!) condividerò il tuo articolo sul mio blog...

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  2. invece è un bellissimo viaggio (a onor del merito anche fatto in macchina). noi passiamo spesso da quelle parti e ogni luogo vale la pena di essere visitato e vissuto. con la barca non siamo mai andati proprio per i costi. troppo troppo troppo. poi noi viaggiamo solo ad agosto, quindi nessuna speranza di bassa stagione. con molto meno da quelle parti ti affitti una casa con giardino e molto charme. forse per il marito andrebbe bene no?

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  3. Non ci avevo mai pensato, complimenti per l'idea!
    Brava!!!

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  4. Una vacanza da sogno con o senza pioggia!

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  5. Nooooo devo farlo vedere al marito, sarebbe il suo sogno! prima però ci tocca vincere il superenalotto.. il wc chimico per noi tendisti non sarebbe un problema ma il portafoglio si :(

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  6. La vacanza è un'insospettabile prova del fuoco per le coppie. Ho scoperto da poco che non gli piace il mare...dopo 6 anni di isole greche e spagnole...ma l'importante è viaggiare, sempre. E ci veniamo ancora incontro piuttosto bene.
    Anche se non nego che la confessione mi ha destato profonda perplessità!

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