Se è vero che qualcosa accaduto il primo dell’anno accade tutto l’anno, non ci siamo.
Di solito questa è la giornata in cui mi sveglio con un fastidioso cerchio alla testa, la bocca impastata, la pancia in subbuglio e l’occhio gonfio.
Con gli anni la situazione, già di per se’ compromessa, non può che peggiorare…
Ecco, io stamattina, fisicamente, vorrei che fosse un’anomalia.
Quanto al resto, la giornata si preannuncia luminosa.
Dalla finestra del bagno dell’albergo (dove ho già fatto un paio di giri più che altro per combattere l’arsura) vedo la gelida spianata delle Regole di Malosco.
C’è un silenzio spettrale, le automobili ghiacciate nel parcheggio, le impronte di qualche animale sulla neve.
Oggi inizia il 2012. Come sarà quest’anno?
I tre desideri che ho espresso ieri sera, quelli scritti nel bigliettino da bruciare con la vecchia, sono stati molto generici.
La mia solita “furbata” per poter ottenere più cose e comprendere tutto.
Speriamo che qualcosa si avveri.
La salute innanzitutto. Per me, la mia famiglia, ma anche in senso lato per il mio paese.
Vorrei iniziare a sentire buone notizie: l’economia che si riprende, la politica che si disintossica. Un’epidemia di laboriosità ed onestà. Una febbre di conoscenza.
Poi la serenità. Quella che ti fa andare avanti senza ansia, che ti da la forza di affrontare tutte le noiose incombenze della vita con leggerezza, quella che ti deriva dalla stabilità dei tuoi rapporti.
Serenità per tutti: per gli arrabbiati cronici, per i polemici, per gli innamorati non corrisposti e per i disillusi.
Soldi. Ebbene sì. Quelli non guastano mai.
Soldi per viaggiare di più, per andare di più al cinema e a teatro. Per soddisfare qualche capriccio…
Ma soprattutto soldi per molte persone che conosco, che ne hanno veramente bisogno.
Per rendere più decorosa la loro vita quotidiana e più certo il loro futuro. Per affrontare con tranquillità le loro giornate. Per poter dormire senza incubi.
Auguri, auguri, auguri. Di cuore.
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Anche io le solite lenticchie anche se ormai ero strapiena, i dodici chicchi d'uva, il melograno... rituale che si ripete ogni anno e ogni 31 dicembre spero che l'anno nuovo sia migliore! Ma la speranza è sempre l'ultima a morire no? E quindi... vai con le lenticchie, l'uva, il melograno, i desideri... !
RispondiEliminaBUON ANNO!
I nostri desideri sono molto simili. Come siamo sobrie... comunque dai, spero che si avverino!
RispondiEliminaBuon anno!
Buon Anno !!!
RispondiEliminaio non li ho bruciati nel camino... ma sono i tuoi stessi desideri... che dici...va bene comunque?
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