martedì 18 settembre 2012

Dirty jobs



L’ultima moda a casa mia per quel che riguarda i canali televisivi è DMAX.
Gira che ti rigira finiamo sempre lì, perché almeno non ci sono telegiornali.

Vogliamo essere disinformati, soprattutto sugli sviluppi della politica interna, mentre siamo interessatissimi a “Come è fatto” , dove restiamo ipnotizzati davanti ai nastri trasportatori robotizzati che creano e imballano pannolini, oppure a enormi macchinari che trasformano tronchi in fiammiferi.

Ma il programma che calamita la nostra attenzione all’ora di cena è “Lavori sporchi” perché evidentemente siamo masochisti oppure cerchiamo un modo alternativo per farci passare l’appetito e restare magri.

Il protagonista, Mike Rowe, è un tipo dall’aspetto piacente, simpatico e alla mano, con una voce profonda che purtroppo il doppiatore copre quasi sempre.

In ogni caso è chiaramente un pervertito oppure lo pagano così tanto che sopporta tutto col sorriso sulle labbra, o tutte e due le cose, il che significherebbe una gran fortuna per lui.

L’ho visto coinvolto nelle situazioni più scabrose. 
Eventi che anche la fantasia più malata faticherebbe ad immaginare.

Rimozione di quintali di guano di piccione dal tetto degli edifici pubblici, svuotamento di cisterne da melme decennali, pulizia di friggitrici e trasporto del maltolto dove raffinano il biodiesel, asportazione di strati di cacca da bagni dove la fossa biologica si è rivoltata e ha sparato indietro tutto il suo contenuto.

Io e mia figlia restiamo sempre con la forchetta a mezz’aria e la faccia schifata, incredule di fronte a tanto lerciume e al fatto che in realtà c’è chi davvero affronta tutti i giorni un lavoro di questo tipo.

Nonostante indossi tute, stivali, maschere e guanti di gomma, alla fine il nostro eroe è sempre ridotto malissimo a causa della sua inesperienza e della crudeltà degli addetti che non vedevano l’ora di rifarsi sul “pivellino” della televisione.

Gli capitano anche molti lavori che pur essendo “sporchi” non sono rivoltanti.
Segherie, officine, raffinerie di petrolio. 
Una volta ha aiutato a rimuovere un enorme alveare che le api avevano costruito tra la parete ed il rivestimento esterno di una villetta.
In quel caso si è sporcato solo di miele e cera. Una giornata fortunata.

Il motto del protagonista è questo: « Mi chiamo Mike Rowe e questo è il mio lavoro. Vado in giro per il paese alla ricerca di persone che non hanno paura di sporcarsi le mani. Uomini e donne il cui duro lavoro permette a tutti noi di vivere in un mondo più civile. Preparatevi a sporcarvi le mani. »

Questa sera, alle 19.35, è prevista la disinfestazione di una casa dalle termiti. 
Evvai, poteva andare peggio: potevano essere scarafaggi!
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2 commenti:

  1. io in tv guardo solo i simpson e qualcosa di indiano che sappia di bollywood e mi faccia.......sognare!!!!!

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  2. ahahaha! mai visto quel programma... devo assolutamente rimediare :D

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