martedì 3 aprile 2012

La guardona delle case

In questo periodo, durante le mie passeggiate con Tabù, sto seguendo l’andamento lavori di tre case.

C’è una villetta anni ’70, di quelle che io definisco “da geometra”, che è in corso di ristrutturazione e poi ci sono in costruzione un paio di piccoli condomini da 8 appartamenti con giardinetto o mansarda di pertinenza.

E’ solo la paura di essere scambiata per quei vecchietti fermi davanti gli incidenti o gli scavi delle tubature, che mi impedisce di piantare le tende e osservare per ore lo svolgimento dei lavori, magari dicendo la mia.

Fin da piccola ho sempre adorato vedere costruire le case. 

Mi ricordo che dalla finestra della mia camera ho trascorso pomeriggi interi a guardare la nascita di un condominio di 5 piani a fianco del nostro.   
Salutavo i muratori con la manina e loro mi rispondevano. 

La casa che si alzava, la frasca sul tetto quando l’avevano finito, gli infissi, la pittura degli esterni, il giardino… tutto era uno spettacolo in continuo divenire, fino a vedere chi era venuto ad abitare e che tende metteva alle finestre.

Una piccola maniaca.

Mi piace cercare di intuire come sarà la disposizione interna e immaginare come verrà piantumato il giardino.  
Preferisco le persiane alle tapparelle e approvo la scelta diffusa di fare i soffitti delle mansarde con le travi a vista.  
Penso a come farei le finiture, dalle cancellate alle tinte, dai vialetti di accesso agli scivoli dei garage.

La mia trasmissione feticcio è “Extreme makeover - Home edition”, dove una banda di carpentieri-modelli, architetti-modelli e giardinieri-modelli, costruisce una villa megagalattica in 7 giorni.

Superato cinicamente lo sconcerto per il fiume di lacrime che scorre ad ogni puntata, il resto è godimento puro.

Riguardo anche le repliche perché è tutto così accelerato che colgo particolari nuovi ogni volta. 

Tutto si svolge così: arriva il bus con i modelli-ristrutturatori.  

Mandano la famiglia sfigata in vacanza mentre iniziano subito a demolire la vecchia e fatiscente casa.

La sera stessa hanno già fatto la gettata di cemento e nella notte montano le pareti prefabbricate.  

Massimo al terzo giorno siamo al tetto, mentre centinaia di volontari pitturano, montano, puliscono tutto quello che trovano.  

Arrivano camion con mobili ed elettrodomestici nuovi di pacca, spesso anche vestiti e cibarie.

Portano l’erba, gli alberi e i fiori, di solito ci aggiungono un bel macchinone ed anche un sostanzioso assegno per pagare gli studi ai figli e, allo scoccare del settimo giorno, molto biblicamente tutto è pronto. 

Ritorna la famiglia abbronzata, spostano il bus che nascondeva la vista della super casa e tutti iniziano a urlare, piangere e saltare.

Corrono nelle mille stanze nuove come dei posseduti e alla fine tutti si abbracciano in lacrime.

Certo che se arriva l’IMU anche da loro, sono fregati….


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5 commenti:

  1. Mi sono sempre chiesto come fa la gente a lasciare altri decidere per loro la pianta della casa, l'arredamento etc... dov'è il divertimento?

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    1. Marilu, di solito scelgono famiglie veramente disastrate, con case che per poco non gli crollano addosso, una sfilza di figli, umidità muffa eccetera... in quelle condizioni anche io gli consegnerei le chiavi e andrei in vacanza. Quando mai ti ricapita un'occasione simile, anche se son case prefabbricate?

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    2. Non conosco questo programma ma ce ne sono di simili dove ti trasformano l'arremento o scelgono direttamente la sistemazione degli ambienti... mi riferivo a quelli ;)

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  2. Eh cara mia, questa trasmissione è una droga! Io piango sempre, comunque...
    La cosa che mi son sempre chiesta è "ma come fanno poi a permettersi di MANTENERLA una casa così???
    Ti capisco bene, anche io ho sempre avuto la curiosità delle case in costruzione (e vado sempre di nascosto a curiosare nel cantiere dei vicini... shhhh)

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  3. La casa è uno dei simboli più potenti della nostra interiorità.

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